RICERCA PER INDIVIDUARE LE ORIGINI
E IL SIGNIFICATO DELLA PAROLA CANDA.


Mi è stato molto utile per la ricerca sulla parola Canda, creare una base di partenza: ho unito a Canda, altri tre nomi di siti che hanno la stessa parola in comune come sinonimo.
Canda nel Polesine, m9 sul livello del mare, sponda sinistra a vallo sul fiume Tartaro-Canal-Bianco.
Colle di Canda m901 sul livello del mare, confini: Toscana, Emilia Romagna, strada P.sso Reticosa,, Pianoro, Bologna.
Monte Candalina m1357 sul livello del mare, zona Bosco Pian Cansiglio, B.ne Friuli V.G. confini: Provincia Belluno strada Vittorio v.p.Cansiglio, Lago S.CROCE, Rifugio casa Forestale.
Candalino Lago di Lecco m494 sul livello del mare, strada terminale, rifugio Corni di Canzo m1373.
Uno dei tre siti ha stimolato e indirizzato la ricerca:” Il C
olle di Canda”, montagna ai confini tra Emilia e Toscana, con una strada che si può considerare arteria di collegamento tra Firenze e Bologna, l’antica Etruria e le città etrusche di Felsina, e Spina nel basso ferrarese, che lungo vie d’acqua arriva ad Adria, importante emporio Etrusco sul mare Adriatico.
Lungo questa via ci sono alcuni siti archeologici di origine Etrusca.
Nel nostro Polesine anticamente esisteva un’altra via che partiva da Adria, questa era il fiume Tartaro.
Sicuramente per le tribù greco-etrusche, che avevano colonizzato la nostra terra, era di importanza economica rilevante.
Anche lungo il Tartaro, sono stati portati alla luce insediamenti antichi di probabile origine Etrusca, vedi Adria, Villa Marzana, Fratesina, Canaro di S.Pietro Polesine, Cerea, e presso Gazzo Veronese.
Il Tartaro via di collegamento commerciale dal mare Adriatico verso il Nord.
In questo momento nel territorio di Canda hanno modesti ritrovamenti che riguardano la presenza di insediamenti antichi, opera di singoli volontari.
Penso sia utile interessare organismi autorizzati, affinché siano fatte tali ricerche.
Purtroppo, questo non mi ha dato nessuna indicazione atta a individuare alcun elemento che mi dia la possibilità di dare un significato alla parola Canda.
E’ logico, che la curiosità, mi abbia portato ad unire le due località “Canda e Colle di Canda” come elemento comune, così come la presenza di antichi insediamenti di popolazioni considerati provenienti dalla antica Grecia, pertanto ho allargato le ricerche oltre il territorio italiano.
La ricerca è stata discretamente fruttuosa, i siti individuati sono quattro, tre città, e una collina:”KANDAHAR Afganistan, SAMARKANDA Uzbekistan oasi della valle dello Zeravsan, ISKANDARYYA attuale Alessandria D’Egitto, QARET ISKANDAR oasi di SIWA –EGITTO-“, chiamata collina di Alessandro, perché si crede che li sia sepolto Alessandro Magno.
Da questi nomi di siti due elementi mi hanno indirizzato a svolgere ricerche nella antica lingua greca.
Il primo è l’uso della lettera K al posto della C nella parola Canda, lettera dell’alfabeto greco.
Il secondo elemento, storicamente legato alla traccia e alla fondazione delle soprannominate città come segno di conquista e di vittoriose battaglie, nell’espansione in Asia di Alessandro Magno.
Anche nel nostro Polesine ci sono prove certe della presenza stanziale di tribù di origine greca.
Con la scoperta di insediamenti lungo il fiume Tartaro, con il ritrovamento di materiale archeologico e la sapiente lettura dei reperti eseguita da archeologi ha garantito la presenza certa in passato del popolo greco-etrusco.
Altro elemento di prova emerge dalla Historia dell’origine et antichità di Rovigo scritta da Andrea Nicolio alla fine del 1500, in cui cita nomi di centri, argini, canali di origine etrusca, fra questi il fiume Tartaro, parola usata nella mitologia greca per individuare una parte dell’inferno collocato nel profondo della terra, nome appropriato data la caratteristica della sorgente.
Il Tartaro nasce infatti da un numero discreto di piccole risorgive che sboccano tra Bardolino e Cavaion affianco del Garda, mentre quella più imponente si trova a Povegliano Veronese.
Altro elemento che certifica l’origine pre romana del nome Tartaro è lo scritto di una lapide a Ponte Molino “Ostilia”.
Toto Cecina comandante delle legioni di Vitellio, rese inespugnabile l’accampamento trà Ostilia e le paludi del fiume Tartaro:”anno 69D.C Tacito libro terzo”.
Per creare un rapporto fra il nome del nostro paese e la presenza degli antichi greci nel nostro territorio ho dovuto usare un poca di fantasia.
Dalla ricerca su dizionari della lingua greca antica e moderna della parola Canda “Kanda” ha dato un risultato negativo, in quanto la parola Canda non esiste.
Pertanto ho fatto tesoro di un brano scritto dal Nicolio nel suo libro in cui dice che molte parole usate dai toschi greci, sono composte “composite” ovvero sono l’insieme di più parole in una sola, con la conseguenza logica della prova di scorporo da parte mia della parola Kanda.
Dopo alcune prove ho ottenuto il risultato utile allo scopo.
La parola Kanda divisa in due parti, ognuna con un proprio significato” KAN-DA”.
Traduzione letterale della parola “KAN” greco antico: rumore, rimbombo, parlando delle armi dei guerrieri cadenti-strepitio, squillo di ferro o di armi-calpestio di cavalli o simile, mentre la seconda parte della parola “DA” è un suffisso che sta ad indicare lontananza da luogo principale, o dal pericolo di aggressioni o di pirateria.
Riassumendo la parola KANDA, sta ad indicare un luogo di battaglia conquistato con le armi, e reso sicuro costruendovi una struttura abitata a testimoniare il potere su quel territorio.
Il nome di Canda al nostro paese, in altri tempi un territorio, è pensabile sia dovuto alle stesse cause qui sopra descritte, certamente in forma minore senza la baldanza èpica della conquista, ma dovute più a esigenze di sopravvivenza.
Utili per la ricerca sono state le indicazioni del Nicolio scritte nella sua Historia antica di Rovigo, insieme alle traduzioni dal latino tratte da libri di storici romani:”Plinio il vecchio e Catone Marco- 234.148.AC, studioso della antica lingua greca.
Per opinione di Plinio e Catone, che li Veneti scacciassero con valore i popoli di Vento detti Euganei, essi fondarono la città di Este al piè dei monti Euganei, che poi accresciuti in forze, passarono oltre l’Adige et vincessero li nemici che vi trovarono fugandoli fino a Milano.
Stando alla logica del periodo storico questo avvenne nello spazio di tempo che sta tra gli anni 332-323.AC., tempo più importante per le conquiste in Asia di Alessandro Magno.
Il territorio che poi fu chiamato Canda era sicuramente di importanza strategica per il commercio etrusco da Adria verso nord.
Posto lungo la via di navigazione fluviale, sicuro rifugio notturno, altezza dal livello del mare m9, garanzia di abitabilità contro il pericolo di alluvioni, terreno ottimo per produrre manufatti in ceramica per uso famigliare, coltivazioni di prodotti agricoli, pascolo e allevamento animali, interessante per la pesca, circondato da un ramo inferiore del Tartaro ora via Boalto ovvero Bonello alto, resti naturali di un argine del Paleoalveo.
Mi sembra giusto concludere dicendo che il nostro territorio chiamato Canda sia frutto di un’epoca, di una cultura di espansione delle popolazioni di origine greco etrusca.
Dalle tracce storiche a noi pervenute si dimostra che la parola Canda fu composta in quel periodo storico, per dire in breve” conquista in battaglia con le armi di un territorio”, non fu mai usata ne prima ne dopo.
Può darsi che attraverso il pempo il nome Canda, abbia perso qualche pezzo per comodità di pronuncia, niente cambia perché il nostro comune è l’unico che in Italia si chiama Canda, l’altro è il Colle di Canda.


Canda 2 Giugno 2001. Pizzo Luciano.
Materiale usato per la ricerca:

F. Schenkl e F. Brunetti, dizionario Greco-Italiano-Greco
Edizioni Polaris-Leonardo Paganolli D.Greco Moderno
Edizioni a Vallardi-Dizionario Enciclopedico Universale
Sansoni Firenze-carte geografiche eseguite da M. Riccardi
Andrea Nicolio Historia dell’origine et antichità di Rovigo
V.Gordon Childe Preistoria della Società Europea
Universale SANSONI-Gaeta e Villani Documenti e Testimonianze
Edizioni Principato Milano.